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Ciao a tutti! Benvenuti! Questo Blog nasce dalla collaborazione degli insegnanti e degli studenti della classe 4° C del Liceo Scientif...

giovedì 13 dicembre 2018

Come il Tempo cambiò...

Ciao a tutti, leggendo il post di ieri sullo storytelling di Sara sono andato a vedere il sito ma non riuscivo a registrarmi. Comunque, dato che creare storie mi piace tantissimo, ho iniziato a scrivere una storia, se qualcuno vuole continuarla mi farebbe piacere! Potremo scrivere ognuno un pezzo in colore diverso e indicare il nostro nome :)


(Marco)
C’era una volta, non molto tempo fa, un ragazzo che era sempre preoccupato.
Era bravissimo e simpatico, ma sempre in ansia, come se aspettasse in ogni momento qualcosa di brutto…
Tommaso - questo era il suo nome - andava alle superiori: gli piaceva andare a scuola, gli piaceva imparare e scoprire cose nuove. Ed era proprio questo il problema: sentiva come se il tempo scorresse troppo velocemente, non ne aveva abbastanza per imparare tutto quello che voleva.


(Lucia)
Passava le giornate facendo decine di cose contemporaneamente, senza fermarsi mai.
Era frenetico e gli sembrava di non riuscire mai a finire nulla, non c’era tempo, il tempo trascorreva troppo veloce e lui avrebbe voluto fermarlo.

Un giorno, tornando a casa da scuola, vide un sasso colorato sul ciglio della strada. Raramente faceva caso ai sassi ma quello sembrava diverso, come se non appartenesse a quel luogo. 

(Sara)
Avvicinandosi gli diede un calcio, fortissimo. Voleva solo lanciarlo lontano per poi rincorrerlo e giocarci fino all'arrivo a casa. Solo che successe una cosa stranissima: appena il piede toccò il sasso, in un attimo, il tempo si bloccò. Gli uccellini che stavano volando sopra i tetti si pietrificarono, il vento sembrava un’onda ghiacciata, le auto erano tutte immobili. Niente si muoveva più.


(Teresa)
Appena si riscosse dal primo momento di pietrificante stupore, Tommaso, iniziò ad esultare: correva felice tra le strade immobili, rubò il gelato a un passante, abbassò i pantaloni a un ragazzo antipatico della sua scuola, ma poi si fermò di colpo! Vide una bambina: lo sguardo triste, una lacrima pietrificata sulla guancia, sembrava in movimento, ma non lo era; tendeva verso terra, ma qualche forza superiore sembrava non concederglielo...

(Matteo)
Così guardando quella lacrima, improvvisamente, Tommaso ebbe paura, una paura tremenda! Come avrebbe fatto a far ripartire il tempo. Si paralizzò, come se anche lui non potesse più muoversi, come se anche lui fosse vittima dello stesso sortilegio che sembrava avvolgere tutto il mondo. Sentì un silenzio profondissimo, irreale, un silenzio così assordante da sembrare un rumore. Pianse.

[...]

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